martedì 1 novembre 2011

UN PROBLEMA DI DEMOCRAZIA


Dopo avere inviato ufficialmente al sindaco Merola ed alla sua giunta tutte le considerazioni "tecniche" per cui molti cittadini chiedevano di fermarsi per un momento nell'attuazione del People Mover per discutere assieme ai CITTADINI STESSI l'opportunità di continuare per questa via oppure di prendere quella consigliata con l'apporto di VALUTAZIONI TECNICHE da un nutrito gruppo di cittadini, la risposta è stata :

NESSUNA DISCUSSIONE TECNICA (nè di altro tipo),
SOLO UN'ACCELERAZIONE INCOMPRENSIBILE
del piano annunciato, apponendo velocemente la famosa "firma" sull'accordo con il Costruttore, firma che veniva chiesto di non apporre per il momento per non invischiarsi in
PERICOLOSE QUESTIONI DI PENALI MODELLO "CIVIS"

Così ora il sindaco Merola sostiene di non potere tornare indietro per non incorrere nella penale.

Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere...
Dov'è finita la famosa "PARTECIPAZIONE" che in campagna elettorale Merola aveva promesso, anzi addirittura aveva parlato di una forma molto avanzata di partecipazione, la DEMOCRAZIA DELIBERATIVA ?

Ora  il costituito Comitato “No People Mover” ha deciso di raccogliere le firme di almeno 2000 persone di Bologna o che gravitano su Bologna per richiedere formalmente al Comune l’avvio di una istruttoria pubblica sul progetto; di indire in sostanza – come prevede il regolamento comunale – una serie di sedute di pubblico dibattimento dell’argomento nella sala del consiglio.

Ma un'altro aspetto, non certo secondario, è che a parere di persone tecnicamente esperte di questi sistemi di trasporto, il progetto che si vorrebbe attuare, già ora prima del suo avviso, è sbagliato in quanto mal calcolato: 
"...la cosa che più preoccupa è che, poichè nel prevedere la capacità della navetta (50 passeggeri, pax) non si è tenuto conto dello spazio delle valige (in due spazi per i passeggeri in piedi, di 4,5 e 5 mq, dovrebbero starci, rispettivamente, 18 pax in piedi + 25 valige dei 7 seduti, e 20 pax in piedi+ 25 valige dei 5 seduti) e, da verifiche fatte, potrebbero starci al max da 28 a 32 persone in tutto, valige comprese;
cosiderando 32 pax la capacità del mezzo, significa 256 pax all'ora per direzione (rispetto ai 400-413 pax previsti), e una potenzialità di 620.000 pax all'anno invece di 1.000.000;
(bisogna anche considerare che la capacità massima del sistema non si traduce direttamente nei passeggeri trasportati, perché il mezzo non viaggerà sempre pieno in tutte e due le direzioni -esempio: i pax direzione stazione sono in media il 30% in più rispetto a quelli della direzione Aeroporto);
significa che non sarà mai possibile raggiungere la soglia minima sotto la quale il concessionario ha diritto al canone:
da 837.000 il primo anno, con aumento progressivo, 1.000.000 dopo 2 anni, incremento di circa 24.000 ogni anno fino al 2031 in cui la soglia è 1.386.237 pax all'anno;
significa che il Comune dovrà pagare il canone, 1.429 M euro,  per tutti i 18,3 anni previsti 
Questo in confronto alle previsioni mirabolanti di aumento di utenza.
Anche il milione di pax annui di capacità, calcolata con i 50 pax a navetta, non lascerebbe tranquilli: dopo 3 anni il Comune dovrebbe comunque cominciare a pagare il canone.
Sarà quindi necessario, da subito, aumentare la capacità dei mezzi, o aggingerne altri, ma la capacità del sistema è limitata: si possono aggiungere fino a 2 navette che viaggiano distanziate, con un incremento di potenzialità limitata, fino a 1.054.000 pax, poi sarebbe necessario raddoppiare tutta la via di corsa, ampliando tutto il sistema.
Purtroppo è tutto il sistema sottodimensionato: la struttura può portare solo una navetta per volta e la navetta è piccola.
Speriamo che, almeno, si prenda un po' di tempo per rivedere il sistema."
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